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lunedì 5 luglio 2010

Aperti i bandi per il progetto “1.000 Tetti Fotovoltaici”

COMUNICATO STAMPA
In questi giorni sono stati pubblicati da sei Comuni –Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto, Condrò, Spadafora, Saponara e San Filippo del Mela - del comprensorio tirrenico messinese i bandi del progetto “1.000 Tetti Fotovoltaici”, promosso dal Consorzio Abn su scala nazionale. Il Consorzio ha sede a Perugia e riunisce circa 40 cooperative in tutta Italia, per un totale di circa 9mila lavoratori, è accreditato anche presso l’Autorità per l’Energia elettrica ed il Gas e già molto attivo soprattutto in alcuni territori del nostro Paese (ad esempio in Umbria, Campania, Calabria, ma anche in molte province siciliane), specie nel settore delle energie rinnovabili.
In questo senso, il progetto “1.000 Tetti Fotovoltaici” sviluppa in particolare l’idea di installare gratuitamente degli impianti fotovoltaici della potenza nominale di quasi 3 kwp, ciascuno capace di produrre 4.500 kWh all’anno (una classica utenza domestica consuma circa 3.000/3.600 kWh/anno), direttamente per la cittadinanza. Tali impianti, oltre a servire ampiamente il fabbisogno di una famiglia media, dànno la possibilità di disporre dell’eccedenza “rivendendola” al GSE (il gestore che dallo scorso anno ha sostituito l’Enel come responsabile del servizio di scambio dell’energia autoprodotta). Il valore dell’energia prodotta e non consumata verrà corrisposto dal GSE ai privati sotto forma di un rimborso. Complice la quantità e qualità di irradiazione solare per grande parte dell’anno, tipica del nostro territorio, dunque, sul tetto di casa potrebbe essere installato un impianto fotovoltaico gratuitamente (componentistica, installazione, progettazione, collaudo, assicurazione e manutenzione sono completamente a carico del Consorzio Abn); l’unico costo a carico del cittadino saranno poco più di 700 euro per le spese di istruttoria e connessione Enel (per un impianto che, invece, normalmente costa circa 18mila euro): di contro si potrà ottenere l’azzeramento delle bollette per la fornitura elettrica per ben venti anni. Oltre a ciò, l’iniziativa avrebbe anche un impatto inevitabilmente benefico anche dal punto di vista ambientale, visto che l’energia solare è pulita per antonomasia. Attraverso i bandi, i Comuni più “virtuosi”, dal punto di vista ambientale, dànno quindi anche prova di accortezza socio-economica, invitando tutte le persone fisiche o i soggetti giuridici privati (cioè attività di piccole dimensioni e condomìni), titolari di un’utenza elettrica e che risultano proprietari o titolari di un diritto reale di godimento su tetti, pensiline, lastrici solari, a candidarsi a realizzare, purché sussistano alcuni requisiti (come la regolarità urbanistica dell’immobile, l’esposizione del tetto a sud, l’assenza di ombreggiamento), impianti fotovoltaici nel nostro territorio sin da subito. Infatti la realizzazione dell’impianto non prevede tempi superiori ad una sessantina di giorni, ed è appunto completamente a carico del Consorzio Abn, che si occuperà, sempre per il periodo ventennale del contratto, anche della sua manutenzione e della gestione dei rapporti con il GSE. Durante i citati vent’anni l’impianto sarà inoltre assicurato da eventuali furti ma anche da danni derivanti da agenti atmosferici o dalla normale usura. Al termine dei vent’anni, poi, tramite una cifra simbolica di 100 euro, la proprietà dell’impianto passerà all’utente: in caso si preferisca “rottamarlo”, invece, sarà lo stesso Consorzio che si incaricherà dell’eventuale smaltimento dell’impianto stesso. Un impianto fotovoltaico di questo tipo, cioè della potenza nominale di 3 kWp, sviluppa in media 4.500 kWh di energia elettrica all’anno, che verrà interamente utilizzata per l’abbattimento dei consumi elettrici degli utenti (con un risparmio di 700-900 euro l’anno per il citato periodo ventennale). Mentre dunque si diffonde a macchia d’olio la voglia di energie rinnovabili, e pare che si preparino vari altri Comuni a pubblicare i rispettivi bandi, i siti istituzionali dei Comuni interessati, come il sito del progetto www.milletettimessina.it, sono a disposizione per chiunque voglia avere informazioni sulla questione.

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