Rete: 30’ Iorio (rigore)
di Gioacchino Lo Presti
Un gol nel primo tempo su discusso calcio di rigore ha dato la vittoria alla Spadaforese su un Sacro Cuore che non ha demerito, e per certi versi avrebbe potuto pure meritare il pareggio. L’incontro è stato molto sentito da entrambe le parti, a tratti spigoloso, rovinato proprio nelle battute conclusive da eccessivo nervosismo e qualche scaramuccia, costata l’espulsione di Romeo e Boemi della Spadaforese e di Ciccio Romeo, per parte milazzese. Il divario in classifica esiste, ed esiste pure la maggiore caratura tecnica della Spadaforese, cose che in campo si sono viste poco poiché la squadra di Sergente ha supplito a questo gap con la voglia di riscattare una classifica troppo esigua, giocando l’incontro come ultima spiaggia, così come dovrà essere fino alla fine della stagione. Gli ospiti impongono i loro ritmi e già al 6’ vanno vicini alla marcatura con Giunta che dopo una fuga solitaria, aver attraversato metà campo, fa partire un diagonale che si perde clamorosamente sul fondo. Rispondono i locali con Maio, ma la palla sorvola la traversa. L’episodio che deciderà il risultato avviene al 26’ e sono protagonisti Giunta ed il portiere Di Bella. Su preciso lancio in area, l’attaccante è fermato da un’uscita di piede del portiere. Difficile stabilire se l’estremo difensore tocchi prima la palla e poi il giocatore, sta di fatto che l’arbitro decreta la massima punizione tra le vive proteste dei giocatori locali. Dagli undici metri Iorio manda il portiere da una parte e la palla dall’altra. Finale di tempo con un’occasione per Angelo Salmeri. La palla danza in area, è colpita con forza dal capitano mamertino, ma il tiro risulta fuori dallo specchio della porta. La ripresa vede ancor più un Sacro Cuore aggressivo a centrocampo, dove conquista palla e cerca caparbiamente la rete del pareggio. Nello stesso momento la Spadaforese amministra con discreta disinvoltura e punta spesso verso la porta avversaria, cercando soprattutto il contropiede. Si assiste a molta bagarre e lotta a centrocampo, ma scarse risultano le opportunità da rete. La più netta capita a Marco Di Bella che al 55’ si alza bene di testa, raccoglie il cross di Roberto Ullo, ma indirizza al lato di poco, facendo già gridare al gol. La sconfitta, come detto, penalizza la prova volitiva di tutta la squadra, mentre ha fatto piacere rilevare che tutti: giocatori (alcuni dei quali di ritorno) e dirigenti, hanno fatto quadrato attorno alla squadra e cercano di salvare una categoria che tanto si era fatto per conquistare. La strada da seguire è questa, adesso serve continuità per evitare la retrocessione.
Sacro Cuore: Di Bella C., Sergente (65’ Currò), Salmeri S., Salmeri A., Di Bella M., Cannistrà (25’ Russo A. e 45’ Ullo D.), Imbesi, Doddo, Maio S., Romeo, Ullo R. All: Sergente.
Spadaforese: Caragliano, La Macchia, Mangano, Cascio, Boemi, Romano, Giunta (63’ Scibilia), Iorio, Romeo, Salpietro (90’ Vitale S.), Nania. All: Borelli.
Arbitro: Maddocco di Messina
Collaboratori: Reina e Sangiorgio di Catania.
Rete: 30’ Iorio (rigore)
Note: espulsi al 94’ Cascio, Boemi (Sp.), Romeo (S.C.)
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