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lunedì 8 marzo 2010

Calcio Prima categoria: Aquila Bafia-Roccese 5-1

Nelle foto, la Roccese e Giacobello, giocatore della Roccese.
AQUILA BAFIA – ROCCESE 5-1
di Nino La Rosa
Reti: p.t. 10’Cucinotta, 13' Imbesi’, 27’Catalfamo; s.t. 15’Currò, 38’Catalfamo.
Aquila: Laquidara, Rao (36’s.t.Donato), Imbesi, Cutugno (18’ s.t.Trifilò), Bucca, Presti, Mirabile, Schepis, Catalfamo, Cucinotta.
Roccese: Artuso, Ventura (17’ s.t.Manco) Giacobbo, Giacobello, Pollicino, Cannistrà(1’ s. t. Cordici), Maiorana (30’ s.t.Ragusa), Currò, Squadrito,
Arbitro:Guarrera (Acireale)
Perde di brutto la Roccese che sul terreno dell’Aquila subisce una sonora cinquina senza avere il carattere per reagire. E’ pur vero che le cattive condizioni atmosferiche hanno condizionato, e non poco, l'andamento della gara: un vento fortissimo che nel primo tempo ha spirato alle spalle dei padroni di casa supportandoli così nelle conclusioni, determinanti ai fini dello sviluppo della gara ma, è altrettanto vero che mai gli ospiti sono stati in partita. Chissà, se la gara avesse avuto inizio con posizioni invertite, probabilmente la Roccese si sarebbe disposta meglio ma, la realtà porta a considerare questa partita la peggiore, alla stessa stregua di Roccalumera, della stagione. Sin dall’inizio sono i padroni di casa a catapultarsi in avanti e, sospinti dal vento, cercano la conclusione ad ogni costo trovando il goal al 10’ con Cucinotta che dai 16 metri trafigge Artuso. Passano appena tre minuti ed una conclusione dai trenta metri, sfugge dalle mani al portiere ospite il quale, nel tentativo successivo di liberare, sospinge la sfera in porta. La Roccese non riesce a trovare le giuste misure per arginare le duplici folate del vento e degli avversari e così giunge il terzo goal su un tiro da lontano, Artuso s’inarca, schiaffeggia il pallone per alzarlo oltre la traversa ma, con una stranissima traiettoria disegnata dal vento, s’insacca. Si alzano le imprecazioni ma il punteggio diventa pesante e l’Aquila lo arrotonda con la prima azione manovrata che gli permettere di mettere a segno il quattro a zero. In apertura di ripresa, a campo invertito, si attende la reazione ospite che tarda ad arrivare. I locali, che hanno preso il sopravvento, hanno pure capito come affrontare l’avversario, chiudendo bene i varchi mentre gli ospiti, stranamente, non cercano il tiro da lontano. Comunque la Roccese va in goal al 16’ con Maiorana che mette in rete un traversone basso giunto da sinistra. Sembra il segnale della riscossa, invece, poco o nulla riescono più a creare, solo tre conclusioni che sfiorano la porta a portiere battuto ed una parata dello stesso genere che nel primo tempo s’era tramutata in goal e che stavolta invece s’alza sulla traversa. La stanchezza e lo scoramento serpeggia tra i ragazzi giallorossi che così lasciano lo spazio ai locali per mettere a segno il quinto goal che rende ulteriormente amara la giornata della Roccese. In conclusione, vittoria meritata per l’Aquila che tocca quota venticinque punti, ma che non ha risolto i suoi problemi di classifica essendosi ridotta cortissima nella zona bassa, mentre la Roccese deve serrare le fila per trarre il più possibile dalle ultime quattro gare, due interne con Nizza e Victoria e due esterne a S.Teresa con lo Sportinsiene e l’ultima di campionato col Pistunina. E’ un finale dalle molteplici soluzioni, con squadre in salute mentre altre sembrano in caduta libera e per questo tutto può accadere.

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