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lunedì 24 maggio 2010

Basket A dilettanti, Forlì-Sigma Barcellona

Barcellona a caccia del riscatto, domani sera (martedì 25/maggio) gara 2 al “Pala Credito di Romagna”. Alla vigilia di gara 2, a parlare è il General Manager Sandro Santoro che analizza gara 1 e si proietta al prossimo incontro.
Lunedì, 24 maggio 2010 - comunicato dell'Ufficio stampa della  Supermercati Sigma Barcellona
La Supermercati Sigma Barcellona ha subito voglia di ripartire. Dopo la sconfitta rimediata ieri sera al “Pala Credito di Romagna” contro una combattiva Vem Sistemi Forlì, i giallorossi sono pronti al secondo confronto in casa dei romagnoli, smaniosi di riscattare l’infruttuosa prestazione di ieri. Alla vigilia di gara 2, a parlare è il General Manager Sandro Santoro che analizza gara 1 e, allo stesso tempo, si proietta già all’incontro di domani sera. Santoro non nasconde il suo rammarico per come sono andate le cose in gara 1: “Noi e Forlì siamo due squadre con caratteristiche diverse. Il settore del campo dove pensavamo di poter incidere di più, ovvero sotto canestro, è stato quello dal quale abbiamo avuto meno”- ha affermato il GM giallorosso- “Però devo dire che la nostra squadra ha messo in campo tanto impegno”.
Ma, nello specifico, cosa non ha funzionato secondo te?
“Credo che le cause della sconfitta siano da ricercare nei particolari” – ha affermato Santoro – “Particolari che, alla fine, hanno inciso molto sul risultato. Abbiamo concesso agli avversari seconde opportunità di tiro, abbiamo perso un numero eccessivo di palloni, abbiamo sbagliato qualche tiro libero di troppo peraltro con giocatori che solitamente dalla lunetta tirano con percentuali positive”.
Che abbia inciso anche l’opinione che Forlì potesse essere stanca per la dispendiosa gara con Omegna di giovedì scorso?
“Questo è un discorso che può incidere soltanto nelle fasi iniziali del match. Quando poi vedi che la situazione in campo è diversa da quella che magari immaginavi, è chiaro che esiste anche l’adeguamento alle diverse situazioni. Adeguamento che obiettivamente c’è stato, perché Bucci, per esempio, è cresciuto molto alla fine del secondo quarto e sempre più nel terzo e nell’ultimo quarto”.
E in vista della partita di gara 2 di domani sera?
“Bisogna azzerare tutto, resettare e pensare che i play off sono fatti di queste cose. Bisogna scendere in campo con la consapevolezza che, facendo meglio, anche per come si era preparata la partita, potevamo portarla a casa. Dobbiamo avere la consapevolezza che la vittoria é un risultato che possiamo conseguire. Quando ho saputo che la finale scudetto si sarebbe giocata a Forlì, con gara 1 e gara 2 in Romagna, ho pensato che, sulle ali dell’entusiasmo, Forlì potesse essere trascinata dal suo pubblico in gara 1 ed ho creduto che gara 2 potesse essere la più adatta per provare a fare lo sgambetto all’avversario. Dico questo per affermare che non bisogna dermordere, domani c’è un’altra gara e sarà un’altra storia. Bisogna puntare a trarre il massimo vantaggio in vista di gara 3 che si giocherà davanti al nostro pubblico. Al “PalAlberti”, le cose potrebbero addirittura cambiare”.

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