Milazzo, lì 02/8/2010 – il comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Milazzo
Alla presenza del sindaco Carmelo Pino e degli assessori Stefania Scolaro e Gianfranco Nastasi è stata inaugurata ieri mattina nella sacrestia del Duomo antico la mostra permanente dei reperti del Castello e della Città murata curata dall’associazione milazzese di “Storia Patria”. Alla cerimonia sono intervenuti anche il presidente dell’associazione culturale, Luigi Billè e diversi soci, tra cui coloro che hanno curato l’esposizione, (Enzo Giuffrè, Giovanni Lo Presti e Massimo Tricamo). Proprio Tricamo ha illustrato le varie sezioni della mostra che ha per titolo «Frammenti di quotidia-nità nella città murata - rinvenimenti fortuiti di epoche diverse». “La peculiarità di questa mostra – ha esordito Tricamo – consiste nell’ospitare preziosi reperti rinvenuti nel triennio 2003/05 entro il perimetro murario della cittadella fortificata. In particolare antichissime monete databili tra l'età greca e gli anni più recenti del Regno d'Italia, fischietti e pipe in terracotta, bottoni di indumenti civili e militari, proiettili, pietre focaie, ditali, medagliette devozionali e una serie infinita di frammenti di stoviglie che testimoniano millenni di vita quotidiana all'in-terno della cittadella fortificata: un patrimonio notevole che arricchisce sicuramente il percorso di visita all'interno del complesso monumentale”. Tra i reperti in mostra anche la riproduzione della «Gabbia di Milazzo», oggi custodita presso il Museo criminologico di Roma. Già allestita nel 2005, sotto la direzione di Girolamo Fuduli, la mostra, nata quale esposizione temporanea e divenuta via via permanente, viene oggi riproposta dopo la chiusura, durata oltre un anno e mezzo, dovuta ai recenti lavori eseguiti all´interno del Castello. Il nuovo allestimento, promosso e curato da Enzo Giuffrè e Massimo Tricamo, con la collaborazione di Maria Fabio mostra ai visitatori luoghi, è il caso della galleria di contromina del bastione delle Isole, oggi esclusi dal circuito di visita. La mostra è aperta durante gli orari di visita al Castello e la visita è gratuita.
L’Ufficio Stampa
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