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venerdì 4 febbraio 2011

Legambiente del Tirreno: lettera al sindaco di Milazzo sulla potatura degli alberi nel quartiere di Vaccarella

Il comunicato della Legambiente del Tirreno
Via Baronello, 1 – Milazzo (ME) 338 1467505 e-mail: legambientetirreno@tiscali.it
Al Signor Sindaco della Città di Milazzo
E agli organi di stampa e d’informazione
Potature caute per non distruggere ancora il patrimonio arboreo della città
La Legambiente del Tirreno ritiene doveroso esprimere la sua preoccupazione sulle drastiche operazioni di potature in corso nel quartiere di Vaccarella e propone delle REGOLE per mettere in sicurezza gli alberi della città, verde urbano che rappresenta un vero e proprio ecosistema, artificiale e precario - si potrebbe obiettare - ma pur sempre un ecosistema con un vero e proprio ciclo dell’acqua, fondamentale per la qualità dell’aria e per la fauna e come tale da salvaguardare. Il verde nella città rappresenta il principale fattore di riequilibrio dell’ecosistema urbano, garantendo l’aspetto estetico- paesaggistico, oltre l’aspetto ecologico, igienico – sanitario e psicologico: gli alberi rappresentano un elemento di ricucitura tra la città e l’ambiente naturale; in particolare la loro massa fogliare trasforma l’acqua assorbita in vapore rinfrescante, umidificando l’aria.
La chioma degli alberi assorbe le polveri, fumi e gas; riduce il rumore e crea ombreggiamento. La chioma rappresenta l’ambiente naturale per l’avifauna e per la nidificazione, principale habitat di molte specie che hanno scelto di nidificare e vivere tra i nostri palazzi, dopo essere fuggiti dalle campagne invase da diserbanti e fitofarmaci. Con la distruzione delle nidificazioni, le zanzare e le mosche non avranno più i loro predatori naturali per cui l’unico rimedio sarà la disinfestazione, innescando ancora una volta una spirale di morte per questi poveri volatili e conseguenze anche per noi. Per garantire tutto questo e per migliorarlo è necessario un censimento degli alberi per predisporre delle schede sullo stato fitosanitario e redigere un vero e proprio catasto degli alberi, evidenziando il loro stato di salute, e individuando i soggetti a rischio e bisognosi di intervento.Il passo successivo sarà quello di redigere un Piano del VERDE, che tuteli allo stesso momento anche il verde privato per quelle specie arboree che assumono rilevanza di pubblico interesse per la formazione del paesaggio urbano e che garantisce nel suo insieme quell’ecosistema già accennato.
Si ricorda che un albero correttamente piantato e coltivato, in assenza di patologie specifiche, non necessita di potature. La potatura, quindi, è un intervento che riveste un carattere di straordinarietà: è risaputo che l’albero in natura si autopota e proprio qui che nell’eseguire i tagli è importantissimo rispettare le regole naturali per la salute dell’albero e per la sua stabilità ; in particolare le potature vanno effettuate esclusivamente per eliminare rami secchi, lesionati o ammalati, per motivi di difesa fitosanitaria, per problemi di pubblica incolumità, per riequilibrare la chioma in soggetti sottoposti in passato ad errati interventi e riportarla alla sua normale fisionomia. In assenza di un censimento e di un Piano del Verde è opportuno per le operazioni di potatura osservare almeno degli accorgimenti basilari poiché l’albero non può essere lasciato privo di chioma, considerata questa, assieme alle radici e al fusto, una delle tre parti fondamentale dell’albero. Necessariamente deve essere lasciato almeno il 25% della chioma, per garantire la funzione clorofilliana e la salute stessa dell’albero e non potare gli alberi in modo drastico, così come sta avvenendo a Vaccarella, riducendoli come una sorta di attaccapanni. Per una loro ripresa saranno necessari almeno 2 o 3 anni e il quartiere di Vaccarella sarà esposto ai raggi del sole e le giornate calde saranno maggiormente più torride.
La potatura migliore è quella che non si vede.
REGOLE PER UNA CORRETTA POTATURA
1) Non è vero che una pianta ornamentale deve essere potata se messa al posto giusto: infatti una pianta non richiede interventi se non in casi molto particolari. Non è vero che una pianta più si pota e più si rinforza l’emissione di molti rami vigorosi non è segno di salute, ma sintomo di una enorme fame di energia (la pianta “mangia" con la fotosintesi);
2) dovendo contenere una pianta messa al posto sbagliato, meglio fare molti tagli piccoli che pochi grandi (capitozzi): infatti così la pianta potrà reagire meglio alle ferite;
3) i tagli devono essere netti e sono da evitarsi assolutamente le slabbrature della corteccia;
4) è bene evitare di lasciare moncherini di ramo: è meglio lasciare degli apici che consentano alla pianta una più rapida ripresa;
5) dovendo eliminare un ramo, non tagliare a filo tronco, ma rispettare il collare (ingrossamento posto all’inserzione tra tronco e ramo). Proprio lì, infatti, la pianta concentra le proprie difese naturali;
6) su di una pianta giovane è bene eliminare, in fase di potatura di formazione, le “forcelle", che in futuro potrebbero divenire punti di debolezza strutturale per la pianta;
7) la pianta può essere potata sia a fine inverno (febbraio) che in estate (potatura verde). Bisogna evitare di potare le piante alla ripresa vegetativa (le si sottopone ad un inutile stress energetico) ed in ottobre, quando l'ambiente è ricco delle spore dei funghi, che potrebbero meglio infettare le ferite;
8) non è spalmando un mastice che si rimedia al danno inferto con un capitozzo maldestro, cosi come non si rimedia all'amputazione di un braccio con un cerotto;
9) ricordarsi che la potatura migliore è quella che non si vede e che un giardiniere ci mette più tempo e professionalità, potando in questo modo che non capitozzando una pianta;
Gli alberi sono fondamentali nella vita delle città per almeno sette punti:
1 - Ci danno ossigeno ed eliminano l’anidride carbonica;
2 – rimuovono lo smog e le polveri sottili;
3 – riducono l’inquinamento acustico, del traffico e delle macchine: gli alberi fungono da vere e proprie barriere per il suono;
4 – riducono il ruscellamento delle acque meteoritiche;
5 – Incrementano il valore immobiliare;
6 – gli alberi contribuiscono alla biodiversità e alla salvaguardia degli ecosistemi in città;
7 - aumentano il benessere fisico e mentale.
Milazzo 3 febbraio 2011
Legambiente del Tirreno

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