Martedì, 31/05/2011 – l’Ufficio stampa del Comune di Milazzo.
Nel periodo compreso tra il 15 giugno ed il 30 settembre 2011 è vietato accendere fuochi di ogni genere, usare apparecchi che producano faville, compiere ogni azione che possa generare fiamme libere e procurare incendi, esercitare attività pirotecnica, accendere fuochi d’artificio, parcheggiare a contatto con l’erba secca. Lo prevede l’ordinanza emessa dal sindaco, Carmelo Pino in applicazione della normative in vigore. Inoltre, entro e non oltre il 15 giugno, i singoli proprietari e gli enti pubblici e privati devono pulire i fondi rustici, le aree di qualsiasi natura, provvedendo alla eliminazione di sterpaglie, alla rimozione dei rifiuti e a quant’altro possa essere veicolo di incendio, mantenendo per tutto il periodo estivo condizioni tali da non accrescere il pericolo di rischi. Chi non rispetta le prescrizioni rischia una sanzione amministrativa che va da 51,65 euro ad un massimo di 258,23 euro per ogni ettaro o sua frazione incendiato.L’ordinanza sarà pubblicata sul sito del Comune di Milazzo e sarà divulgata anche a mezzo di manifesti.
L’ufficio stampa
Ordinanza del sindaco per il conferimento dei rifiuti nei cassonetti
Il sindaco Carmelo Pino è deciso a migliorare le condizioni di igiene e decoro della città e per questo ha firmato oggi un’ordinanza con la quale disciplina il conferimen-to, prevedendo delle sanzioni sino a 500 euro per i trasgressori. Nel provvedimento del primo cittadino vengono individuati due periodi dell’anno: Dal 1 aprile al 31 ottobre, quando sarà possibile depositare i rifiuti negli appositi con-tenitori solo dalle 20 alle 5
Dal 1 novembre – 31 marzo la fascia oraria è 18- 5 del mattino. Nell’ordinanza si prevede che tutti i rifiuti devono essere contenuti in sacchetti adeguatamente chiusi. La disposizione riguarda anche i titolari di locali pubblici che dovranno smaltire l’immondizia solo dalle 23 alle 5 (dalle 22 in inverno). Scatteranno i controlli in tutte le zone dove sono ubicati i cassonetti e per i trasgresso-ri la sanzione pecuniaria varia da 50 a 500 euro.
L’ufficio stampa
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