Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti una mozione d’ordine per evitare la vendita all’asta del Centro mercantile dell’Asi. Nel documento, votato dai consiglieri Abramo, Alesci, Bagli, Cento, Cusumano, De Gaetano, De Pasquale, Di Bella, Doddo, Formica, Foti, Isgrò, Italiano, Maisano, Marano, Mellina, Napoli Antonino, Pergolizzi, Saraò Orazio, Saraò Santi e Scicolone, si ribadisce la volontà “di mantenere la conservazione della destinazione d’uso originaria dell’immobile per cui è stato finanziato e costruito, finalizzato allo sviluppo del settore agricolo-florovivaistico della piana di Milazzo” e si chiede, nello specifico al sindaco di valutare l’emissione di un provvedimento che porti alla sospensione della vendita fissata per il 23 agosto.
“Ciò – hanno sostenuto le forze politiche – nella considerazione del fatto che all’interno potrebbe esserci presenza di amianto”. La mozione approvata è stata trasmessa al prefetto, al Commissario Asi di Messina, al Presidente della Provincia di Messina, al Presidente della Regione, alla Corte dei conti, all’Assessorato regionale all’industria, al Comando della Compagnia della Guardia di Finanza e al Comando della Compagnia dei Carabinieri di Milazzo. Nel corso del dibattito che ha preceduto il voto, diversi gli interventi tutti finalizzati ad evidenziare il ruolo che la struttura dovrebbe avere sul territorio quale volano di sviluppo, ma anche l’esiguità del prezzo di vendita, poco più di 7 milioni di euro, a fronte di un costo di realizzazione di 40 miliardi di vecchie lire, cui debbono aggiungersi i costi di espropri dei terreni che proprio negli ultimi tempi, a seguito di sentenze giudiziarie, hanno avuto una rideterminazione venendo considerati più alti di quanto allora versato per l’esproprio.
L’Ufficio Stampa
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