L’assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali, Massimo D’Amore è intervenuto sull’ennesimo atto di violenza nei confronti di un giovane di Milazzo annunciando che proporrà l’avvio di un una serie di iniziative che vertono su duplice percorso; da un lato un più stretto coordinamento con le forze dell’ordine, già impegnate su questo fronte, volto a prevenire ed eventualmente reprimere i comportamenti violenti; dall’altro l’attuazione di un programma di interventi che il comune attuerà per prevenire ogni forma di devianza e per favorire l’inclusione sociale.
Il raggiungimento di questi obiettivi – spiega l’assessore – passa attraverso il serrato monitoraggio del territorio da effettuare di concerto con altri attori istituzionali e del privato sociale, anche mediate l’istituzione dell’osservatorio da più parti “invocato”. ”I fatti di cronaca degli ultimi giorni -continua l’esponente della giunta Pino - hanno evidenziato episodi di bullismo nella nostra cittadina tra giovani anche appartenenti a realtà diverse. È un fenomeno complesso, che non è racchiuso nell’area in cui questi giovani risiedono e che non si contrasta “a valle” con la sola repressione ma “a monte” con politiche che siano in grado di prevenire e proporre modelli “virtuosi” cui i giovani possano fare riferimento. C’è una realtà giovanile che oggi forse sfugge nella piena comprensione dei suoi stili, alle istituzioni, di certo è molto modificata nelle sue relazioni anche in considerazione che i tradizionali veicoli educativi (scuola, famiglia, Chiesa) hanno ridotto la loro influenza in favore di altri luoghi di socia-lizzazione in cui non sono i valori al centro della scena. Riequilibrare questa visione della vita non è un processo facile da realizzare ne perseguibile senza una visione di insieme che parta dalla famiglia Da qui la decisione di questo assessorato di sottoporre al vaglio della giunta un progetto modulare di interventi finalizzato proprio attuare un’azione sistematica per la prevenzione delle condizioni di disagio e di rischio sociale nell’ambito territoriale comunale secondo priorità già note agli uffici del servizio sociale. Auspico che prima della fine dell’anno tale progetto possa concretizzarsi a partire dalle aree periferiche ispirando l’azione sulle direttrici di un osservatorio all’uopo istituito.
L’ufficio stampa

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