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lunedì 23 gennaio 2012

Milazzo: Interrogazione del consigliere Andaloro sul mancato inserimento dei Molini Lo Presti nel Piano delle Alienazioni

Lunedì 23/1/2012 – Comune di Milazzo, Ufficio Stampa, comunicato prot. n° 31.
Il consigliere comunale Alessio Andaloro ha presentato una interrogazione al sindaco per chiedere le “ragioni per le quali l’Amministrazione ha ritenuto di togliere dal Piano delle Alienazioni l’immobile Molini Lo Presti, in violazione ad un preciso deliberato del Consiglio Comunale (n.120 del 05/11/2008); ma anche quelle per le quali non sono stati tolti i gravami sul bene, così come richiesto dal Consiglio Comunale, col rischio oggi di consentire una svendita di un bene importante del patrimonio comunale ad un prezzo irrisorio provocando un danno erariale all’Ente.
Desidero altresì sapere – prosegue Andaloro – le ragioni per le quali l’Amministrazione “teme” di dover dichiarare il dissesto e poi esclude dal Piano di alienazioni, ossia dallo strumento che consente di ripianare situazioni debitorie, l’immobile che rappresenta sicuramente lo strumento idoneo, venduto ovviamente al prezzo di mercato, per ripianare la situazione debitoria, evitando altresì di vendere altri beni immobili, che invece se oculatamente venduti, avrebbero creato un reddito per l’Ente. E’ importante sapere chi ha portato avanti una tale “strategia” che rischia oggi di creare un danno irreversibile – mi riferisco all’eventuale dissesto - non solo al Comune ma all’intera comuni-tà, visto che una gestione commissariale determinerebbe, così come prevede la legge, l’innalzamento al 100 per cento dei tributi locali, con la garanzia solo dei servizi essenziali e l’abbattimento del 50 per cento della spesa del personale,quindi,la messa in mobilità per il biennio del 60% del personale di ruolo, oltre ad altri atti consequenziali ed accessori come la cessazione di tutti i contratti a tempo determinato,procurando un grave danno economico a tutte le ditte fornitrici dell’ente che hanno assicurato beni e servizi all’Ente per la continuità nella gestione amministrativa.”
L’Ufficio Stampa
Il testo dell’interrogazione del consigliere comunale, Alessio Andaloro:
Al Sig. Sindaco del Comune di Milazzo
Al Sig. Segretario Generale del Comune di Milazzo
Al Sig. Presidente del Consiglio comunale di Milazzo
Al Collegio dei Revisori dei Conti
Oggetto: Relazione economico-finanziaria Molini Lo Presti. Diffida
Il sottoscritto consigliere Alessio Andaloro, nella sua qualità. Premesso che in data 9 maggio 2011 la Conferenza dei Capigruppo ha richiesto al Segretario generale del Comune di Milazzo di produrre e presentare al Consiglio comunale una relazione dettagliata sullo stato patrimoniale dei Molini Lo Presti, con particolare riferimento alla natura e alla consistenza dei gravami di natura economico-finanziaria presenti sull’immobili; CONSIDERATO che con delibera di Consiglio Comunale la n.120 del 5/11/2008 è stato dato
incarico all’Amministrazione comunale del tempo di liberare tale immobile da ogni gravame al fine di inserirlo nel Piano delle alienazioni e soddisfare così il pagamento dei Debiti fuori bilancio a carico dell’Ente;
CONSIDERATO che l’attuale Amministrazione non ha dato seguito quanto disposto dal Consiglio comunale, procedendo addirittura all’esclusione dello stesso immobile dal Piano delle Alienazioni; TENUTO CONTO che il valore dell’immobile è di 12 milioni di euro, come dalla valutazione dell’ufficio tecnico Comunale e dalla perizia del Tribunale; CONSIDERATO che l’immobile è stato messo all’asta, già fissata per il 22 febbraio p.v. a Barcellona con una base d’asta di appena 3 milioni e 800 mila euro; VISTO il Piano di risanamento varato dal Comune; VISTA la richiesta di relazione ai Revisori dei Conti presentata dal sindaco e dal segretario generale ai fine di verificare “se sussistono le condizioni per evitare
che l’Ente incorra nell’ipotesi di dissesto”; CHIEDE Di conoscere le ragioni per le quali l’Amministrazione ha ritenuto di togliere dal Piano delle Alienazioni l’immobile Molini Lo Presti, in violazione ad un preciso deliberato del Consiglio Comunale (n.120 del 05/11/2008); Di conoscere le ragioni per le quali non sono stati tolti i gravami sul bene, così come richiesto dal Consiglio Comunale, col rischio oggi di consentire
una svendita di un bene importante del patrimonio comunale ad un prezzo irrisorio provocando un danno erariale all’Ente; Di conoscere le ragioni per le quali l’Amministrazione “teme” di dover dichiarare il dissesto e poi esclude dal Piano di alienazioni, ossia dallo strumento che consente di ripianare situazioni debitorie, l’immobile che rappresenta sicuramente lo strumento idoneo, venduto ovviamente al prezzo di mercato, per ripianare la situazione debitoria, evitando altresì di vendere altri beni immobili, che invece se oculatamente venduti, avrebbero creato un reddito per l’Ente. Di conoscere chi ha portato avanti una tale “strategia” che rischia oggi di creare un danno irreversibile – mi riferisco all’eventuale dissesto - non solo al Comune ma all’intera comunità, visto che una gestione commissariale determinerebbe, così come prevede la legge, l’innalzamento al 100 per cento dei tributi locali, con la garanzia solo dei servizi essenziali e l’abbattimento del
50 per cento della spesa del personale,quindi,la messa in mobilità per il biennio del 60% del personale di ruolo, oltre ad altri atti consequenziali ed accessori come la cessazione di tutti i contratti a tempo determinato,procurando un grave danno economico a tutte le ditte fornitrici dell’ente che hanno assicurato beni e servizi all’Ente per la continuità nella gestione amministrativa.
Milazzo 20/1/2011, Il consigliere comunale (Alessio Andaloro)

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