Milazzo, lì 11/1/2012- Comune di Milazzo, il comunicato dell’Ufficio Stampa.
Il giorno dopo la bocciatura da parte della maggioranza del consiglio comunale della mozione presentata dal consigliere Alessio Andaloro per la riduzione del gettone di presenza, il consigliere comunale Carmelo Formica ha deciso di presentare una nuova mozione al presidente del consiglio comunale – allegata al presente comunicato – con la
quale chiede “con decorrenza immediata che il gettone di presenza dei consiglieri comunali di Milazzo sia ricondotto alla cifra di 33 euro lordi, ovvero quanto previsto dalla legge; la riduzione del 50% degli stipendi di tutto l’apparato politico milazzese (sindaco , assessori presidente del consiglio), l’istituzione di un capitolo ad hoc per devolvere la cifra risparmiata dall’Ente a favore dei precari del Comune che, finalmente potrebbero così godere di un minimo di autonomia economica e far loro acquistare quella dignità che fino ad ora era offesa; nonché alla refezione degli asili nido e alle scuole primarie ed agli anziani.”
“Ritento – conclude il consigliere – che si tratti di iniziative nobili per fare finalmente crescere uno stato sociale e sono certo che consiglieri e amministratori saranno orgogliosi di dare un contributo tangibile alla città di Milazzo quale solidarietà alla nostra comunità, visto il difficilissimo momento che stiamo attraversando.
Personalmente non posso accettare, al mio primo mandato, di finire in prima pagina per il gettone d’oro di circa cento euro, senza considerare che questa cifra viene incassata, non per propria volontà ma per “distrazione” di tutte le Amministrazioni , ultima compresa, (dal 2001 ad oggi)”.
L’Ufficio Stampa
Il testo della mozione:
Al sig. presidente del consiglio comunale di milazzo
Al sig. presidente del consiglio comunale di milazzo
al sig. sindaco di milazzo
oggetto:riduzione costi apparato politico milazzese
visto la congiuntura economica che sta attraversando l’italia per il risanamento dei conti dello stato affinche’ possa integrarsi con dignita’ e decoro nella comunita’ europea con la salvaguardia della moneta unica che rappresenta l’ancora di salvezza per il rilancio dell’europa con la possibilita’ di una crescita collettiva intesa in apporto occupazionale e di sopravvivenza economica dei cittadini dell’intera comunita’ europea considerato che ogni cittadino d’italia e’ chiamato doverosamente a sacrificarsi economicamente e che la ‘’casta’’ politica ,in primis,e’ chiamata eticamente a mostrare primariamente al popolo la buona volonta’ di fare una politica, finalmente, trasparente e pulita abolendo i privilegi che fino ad ora ha contraddistinto tutti gli esecutivi politici che si sono annoverati nell’ultimo ventennio portando l’italia sull’orlo del baratro finanziario
ritenuto che, in piccolo, la comunita’ politica milazzese non ne e’ stata esente e chi , come me, al suo primo
mandato si e’ visto piazzato in prima pagina per il gettone d’oro di circa cento euro lordo e che ignorando anche la cifra che incassava , non per propria volonta’ ma per ‘distrazione’ di tutte le amministrazioni , ultima compresa, (dal 2001 ad oggi) e si rigetta l’ipotesi della riforma del regolamento comunale che determinerebbe tempi assolutamenti lunghi , inutili senza arrivare a concrete e rapide decisioni chiede che le le seguenti proposte abbiano decorrenza immediata:
1) che il gettone di presenza dei consiglieri comunali di milazzo sia ricondotto alla cifra di 33 euro lordi, ovvero quanto previsto dalla legge
2) riduzione del 50% degli stipendi di tutto l’apparato politico milazzese (sindaco , assessori presidente del consiglio) che ritengo saranno orgogliosi di dare un contributi tangibile alla citta’ di milazzo come solidarieta’ alla nostra comunita’, visto il difficilissimo momento che sta comportando esborso di denaro senza la benche’ minima sicurezza di un rilancio economico tradotto anche in apporto occupazionale.
3) di istituire capitolo ‘’ad hoc’’ per devolvere la cifra risparmiata dall’ente ad aumentare il monte orario dei precari del comune di milazzo che, finalmente potrebbero , cosi’, godere di un minimo di autonomia economica e far loro acquistare quella dignita’ che fino ad ora era offesa , considerando che alcuni precari senza futuro , magari monoreddito ultraquarantenni con mutui pendenti non riescono ad arrivare a meta’ mese e che si devono umiliare per non potere fare fronte alle esigenze minime della famiglia.
4)che cifre residue ,da quantificare siano destinati alla alla refezione degli asili nido e alle scuole primarie ed agli anziani. iniziative, a mio avviso, nobili per fare finalmente crescere uno stato sociale.
primo firmatario dott. carmelo formica
11 gennaio 2012 consigliere comunale
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