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mercoledì 25 aprile 2012

Milazzo: Patto di stabilità, il sindaco replica ai consiglieri comunali

Comune di Milazzo – Ufficio stampa – comunicato n. 184 del 24/04/2012.
Con riferimento alle due mozioni presentate da diversi consiglieri relativi alla certificazione del Patto di stabilità e ai risultati prodotti dal Piano di risanamento approvato dal consiglio comunale nel giugno dello scorso anno, il sindaco Carmelo Pino ha rilasciato la seguente dichiarazione.
“Ancora una volta mentre chi tra mille difficoltà è costretto a governare una città condizionata dalla pesante eredità lasciata da chi ci ha preceduti, registriamo estemporanee prese di posizione di consiglieri comunali che in questi due anni di legislatura sono stati capaci solo di mettersi in evi-denza per strumentalizzazione, disfattismo e demagogia. Molti di loro dimenticando di essere stati parte attiva della grave situazione nella quale oggi si trova il Comune di Milazzo cercano di irretire questa Amministrazione con prese di posizioni assurde. Faccio riferimento al Patto di stabilità.
Da due anni a questa parte la mia Amministrazione con grandi sacrifici e soprattutto rispettando determinati criteri imposti dalla legge, riesce a rispettare il Patto di stabilità al fine di evitare ulteriori conseguenze per un Ente già lasciato in condizioni disastrose da chi non ha governato – e avrebbe dovuto farlo – la dichiarazione di ente strutturalmente deficitario. Infatti nonostante questo condizionamento si è andati avanti all’insegna di una finanza allegra e oggi raccogliamo i frutti di quei comportamenti. Noi abbiamo rispettato il Patto di stabilità ed in linea con quanto da sempre sostenuto – ovvero la necessità di rispettare le scadenze di legge per gli adempimenti burocratici, entro il 31 marzo abbiamo trasmesso la certificazione al Ministero. Il documento è firmato solo dal presidente del Collegio in quanto – e sinceramente attendo ancora di conoscere le ragioni – gli altri due componenti non hanno voluto farlo. Appare evidente che un tale atteggiamento non può essere condiviso visto che i Revisori dei Conti dovrebbero essere un organo asettico, senza condizionamenti politici. Alla luce dei fatti, temo che non sia così. Mi chiedo e lo domando ai consiglieri che con superficialità diramano o firmano documenti: sarebbe stato meglio non inviare nulla, sforare il Patto di stabilità e mettere in discussione il futuro dei precari? Questa Amministrazione è stata l’unica ad assumere veramente una posizione chiara verso questa categoria di lavoratori avviando concretamente e non a parole un percorso di stabilizzazione assieme ai sindacati. E le basi erano state gettate e sono state per il momento interrotte solo dal provvedimento della Corte dei Conti e non da una nostra volontà. Se non avessimo rispettato il Patto non avremmo potuto fare tutto ciò e sarebbe proseguita la politica delle parole e delle promesse. Pertanto chiedo maggiore senso di responsabilità sia ai consiglieri comunali, sia soprattutto ai revisori dei conti”.
L’Ufficio Stampa

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