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giovedì 17 marzo 2011

MILAZZO: LA MOSTRA A PALAZZO D’AMICO SUI LIBRI DELLA BIBLIOTECA COMUNALE SUL RISORGIMENTO

Venerdì 17/3/2011- il comunicato dell’Ufficio stampa del Comune di Milazzo
E’ stata inaugurata a palazzo D’Amico e resterà aperta sino a fine maggio la mostra avente come tema “I libri della biblioteca comunale sul Risorgimento” curata dallo storico milazzese Massimo Tricamo. L´esposizione mette in mostra oltre ai volumi della sezione "moderna" e del fondo "Circolo Duca di Genova", quelli del cosiddetto "fondo antico" - che timidamente si riaffacciano alla pubblica fruizione dopo decenni di chiusura - ed alcuni manoscritti custoditi nell´Archivio Storico comunale. Sfogliando i volumi di argomento risorgimentale presenti nel fondo antico della nostra Biblioteca Comunale – spiega lo stesso Tricamo - ci si accorge che alcuni di essi recano nel frontespizio la dicitura «dono del generale Medici - 1872». L´omaggio di una delle figure più autorevoli del Risorgimento veniva indirizzato all´allora giovanissima "Biblioteca Popolare Circolante", istituita qualche anno prima in quell´incantevole penisola siciliana dove si era appena fatta l´Italia.
Il legame tra la nostra Biblioteca ed il Risorgimento in questi 150 anni di vita unitaria è stato sempre solido e privilegiato, a partire dalla sua nascita. A fondare questa istituzione municipale - ardita per quei tempi in cui il tasso di analfabetismo era alle stelle - fu uno dei figli migliori di Milazzo, il comm. Stefano Zirilli (1812-1884), amministratore locale, viticoltore, enologo, militare, cultore di memorie patrie e soprattutto valoroso patriota che partecipò da protagonista tanto ai moti del ´48 quanto agli eventi del 20 luglio 1860. E non è un caso se l´apertura del discorso inaugurale della Biblioteca, pronunciato da Stefano Zirilli nel 1876, si apre proprio con un tributo al Risorgimento. Le donazioni e le acquisizioni successive – conclude Tricamo - avrebbero privilegiato sempre il filone risorgimentale: è il caso ad esempio della donazione del cav. Pasquale Greco, che negli anni Sessanta donò alla Biblioteca un´interessante collezione di cimeli garibaldini, tra cui spiccano il letto e lo scrittoio che Garibaldi utilizzò nella vicina Merì”.
La mostra, ospitata dalle rinnovate teche espositive della stessa Biblioteca, inaugura una serie di analoghe iniziative promosse con cadenza bimestrale. La prossima mostra, ancora una volta dedicata al 150° dell´Unità d´Italia, sarà incentrata sui moti siciliani del 1848, preludio agli avvenimenti che di lì a poco avrebbero reso l´Italia «una ed indivisibile».
L’Ufficio Stampa

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